Ci ho messo un po’ di tempo a notarlo, ma Greta ha un castoro tatuato sulla spalla.
All’inizio ho pensato che fosse il risultato di una scommessa finita male, ma conoscendola meglio, ho capito che c’era di più. Nel Medioevo, i castori venivano cacciati in quanto si credeva avessero proprietà mediche miracolose. Ora, non sto incitando a sparare a Greta, però trovarla a colazione la mattina, con le sue bizzarre figure linguistiche e il vassoio sempre ricolmo di cibo come se stesse per andare in letargo da un giorno all’altro, può essere un ottimo rimedio anche alle giornate più grigie.”Così, Edoardo Colombani, Content Creator Camplus Bologna, descrive Greta Grassmann, Studentessa, Camplus Alma Mater#HumansOfCamplus