.. 'mbare me ne vado a Milano. E la risposta è stata bella fra, là ti spacchi la vita, ed è andata così più o meno.
Neanche il tempo di arrivare e già stavo parlando con i miei nuovi amici di andare in giro per le strade della città a suonare e cantare e divertirci, mentre intanto più di una volta qualcun'altro mi piazzava sotto il naso un paio di portate di risotto alla milanese. Per qualcun'altro intendo i miei vecchi zii di Magenta, che non avevo mai visto prima e di cui davvero non capivo una sola delle parole che uscivano dalle loro bocche in dialetto stretto. Quasi credevo che neanche esistesse il dialetto piemont... lombardo. Ma per fortuna che esiste quel risottone giallo che insieme alla polenta mi ha aiutato a sopportare il freddo gelido di questo nord così tanto diverso da casa.
In realtà devo dire che non mi manca molto casa, il che è strano per un siciliano ... certo la ragazza, gli amici, a famigghia, loro sì ... ma tanto prima o poi li convincerò tutti a salire, non appena avranno accettato di non poter più fare colazione con degli arancini.
Claudio, Camplus Lambrate, #HumansOfCamplus
Ph. Elena Candeliere