Sono passato dall’essere circondato da montagne alte e imponenti, quasi soffocanti, al vedere tutta Milano dal mio balcone.
Da una valle in cui d’inverno il sole tramonta appena dopo pranzo a una città che non dorme mai, un posto in cui gli stimoli sono così tanti che non vorrei mai chiudere gli occhi.
Che Milano sia ricca di eventi, mostre, serate e posti fantastici in cui mangiare l’ho sempre saputo, ma solo quando ho iniziato a viverci ho capito che è anche piena di posti poco conosciuti ma estremamente intimi, personali.
Carino improvvisare partite di calcetto con degli sconosciuti, bellissimo anche girare tutte le hamburgerie della città per eleggere il panino più buono di Milano o conoscere personaggi che prima avevo visto solo in tv o su Youtube.
Ma per me non c’è cosa più bella che prendere la bici, andare a fare un giro sulla Martesana o sul Lambro e fermarsi su un prato, una panchina a leggere o a scrivere.
-China Town- sì, ma quella di Caparezza.
Federico, studente Camplus Lambrate, #HumansOfCamplus
Ph. Elena Candeliere