Come funziona il Progetto Mentoring (intervista a due partecipanti)
Il progetto mentoring è la risposta perfetta per te che studi all’università ma hai un milione di domande su come impostare al meglio il tuo percorso e su cosa ti attende dopo la laurea.
Non sai quale argomento di tesi sia la scelta più indicata per imboccare la strada giusta? Non sai come impostare il curriculum o come presentarti ai colloqui per ottenere il lavoro che ami? O magari vuoi solo capire, una volta per tutte, come è organizzata l’azienda dei tuoi sogni e cosa significa, concretamente, lavorare.
Perfetto! Il progetto mentoring è ciò che fa per te!
Non devi fidarti delle mie parole, perché continuando la lettura saranno direttamente due delle persone che hanno partecipato l’anno scorso a raccontartelo! Andiamo?
Gli Alumni del Progetto Mentoring
Camplus non dimentica i suoi ex-studenti! In 4.000 costituiscono la rete di Alumni: un network nato con l’obiettivo di mantenere vivo lo spirito di collaborazione e creare punti di contatto tra chi è già inserito nel mondo professionale e chi deve ancora entrarvi.
Gli Alumni, quindi, affiancano i nuovi studenti camplus rispondendo alle loro domande e aiutandoli a chiarire ciò su cui hanno dubbi per il loro futuro.
Uno dei programmi con cui possono farlo è il progetto mentoring.
Ma come viene associato un mentor a un mentee? Cioè chi sceglie quale Alumno affianca quale studente? È proprio quest’ultimo a farlo!
Infatti, se sei interessato al progetto, ricevi una lista di Alumni completa di:
- nome e cognome,
- breve descrizione del percorso accademico,
- riassunto della carriera lavorativa,
e sulla base di questa puoi indicare una preferenza.
Federico Patacca, studente del collegio di merito Camplus Milano Città Studi, per il suo progetto mentoring dell’anno scorso ha scelto l’Alumno Stefano Evangelisti-Delgado.
Leggiamo nel dettaglio la loro esperienza!
Intervista Progetto Mentoring
Mentor e Mentee
Ciao ragazzi! Con Federico ci siamo visti in alcune attività di Milano ma non ho mai avuto il piacere di conoscere Stefano. Per iniziare l’intervista, chiederei ad entrambi di presentarvi.
FEDERICO PATACCA: “Io ho conseguito la laurea triennale in ingegneria matematica al Politecnico di Milano e ho proseguito con la magistrale, specializzandomi in Quantitative Finance. Vivo nel collegio di merito di Milano Città Studi”.
STEFANO EVANGELISTI-DELGADO: “Io ho studiato fisica teorica a Bologna e sempre lì ho fatto un master di matematica applicata alla finanza. Poi ho iniziato il dottorato, la prima metà l’ho fatta in Italia e la seconda in Inghilterra. Mi sono trasferito ad Oxford e, per una cosa o per un’altra, ho deciso che non avrei fatto la carriera accademica. Così ho iniziato a fare dei colloqui e ho trovato lavoro nel posto in cui sono ancora a distanza di dieci anni: lavoro in una banca di investimento, Barclays IB.
Io sono uscito da Camplus nel 2009, parecchio tempo fa. All’epoca non si chiamava nemmeno Camplus ma semplicemente Collegio (e io personalmente preferisco perché sono un po’ Old School). Vivevo nel Collegio Alma Mater di Bologna, che è stato il primo a nascere. Ho continuato però a stare con Camplus anche da Alumno, inizialmente lavorando come tutor”.
Perché scegliere il Progetto Mentoring
Per rompere il ghiaccio vorrei sapere, prima di tutto, cosa vi ha spinto a partecipare al progetto mentoring.
FEDERICO: “Inizio con il dire che ho scelto di partecipare nel semestre più faticoso della mia vita. Ero sempre davanti al computer a programmare, non credo di avere mai avuto tanto lavoro da fare. Infatti, quando ho letto la mail sul progetto mentoring, non ero sicuro fosse il momento più adatto per buttarmi in questo percorso. Il direttore del mio collegio (Andrea Vici) mi ha però dato la spintina di cui avevo bisogno e devo dire che ha fatto proprio bene. Quando nella lista dei possibili mentor ho visto Stefano, che aveva una carriera simile a ciò che io desidero per il mio futuro, non ho avuto dubbi sulla mia scelta”.
STEFANO: “Partecipo al progetto mentoring dal primo anno in cui è stato inserito! Ai miei tempi non esisteva, ma trovo che sia una bellissima aggiunta. Tra l’altro qui in Inghilterra, dove vivere nei collegi di Oxford e Cambridge è la norma per gli studenti universitari, ho scoperto che si viene sempre assegnati ad un senior sin dal primo giorno. Questo ha ulteriormente confermato la mia idea che sia un progetto che può dare molto valore: i ragazzi hanno l’opportunità di scoprire degli insights dal mondo del lavoro, cosa che sarebbe difficile ottenere dai semplici banchi universitari”.
Struttura incontri Progetto Mentoring
So che insieme avete fatto 5 incontri online, potete raccontarmi come erano strutturati? In base a cosa avete scelto gli argomenti da trattare?
STEFANO “Prima di iniziare gli incontri viene fornita una vera e propria guida, sia al mentor che al mentee, con consigli pratici su come gestire tutto il progetto al meglio.
E a dire il vero, per i mentor, vengono prima ancora organizzate delle sessioni con lo psicologo. Sono un paio di incontri all’anno che ti aiutano a capire come ricoprire questo ruolo così particolare.
Infatti, io ho sempre fatto il tutor, è stato fondamentale rendermi conto che sono due ruoli completamente diversi! Il mentor deve prima di tutto ASCOLTARE. Ad esempio, un errore classico che potrebbe fare un mentor disattento, sarebbe quello di dettare gli obbiettivi da raggiungere con il progetto mentoring, perché invece è importante che sia il mentee a stabilirli a seconda delle sue esigenze!
Nel caso di Federico, che era al suo quarto anno, i temi principali sono stati:
- impostare il curriculum in modo furbo e pratico,
- decidere se fosse più conveniente partecipare o meno all’Erasmus,
- scegliere se fare o non fare la tesi all’estero,
- capire quali aspetti è bene considerare nella selezione dell’argomento di tesi.
Ma qualche anno prima, con un ragazzo all’ultimo anno, avevamo concentrato tutto sulla preparazione dei colloqui! La struttura del progetto mentoring dipende dallo studente”.
FEDERICO “Io su questo posso aggiungere che tra i mille dubbi e domande che avevo, è stato molto utile avere un aiuto di Stefano nello stabilire quali temi trattare nello specifico e in quale ordine. Mi sono trovato davvero bene!”
Risultati raggiunti con il Progetto Mentoring
Pensate che questo progetto abbia dato i suoi frutti? Quali sono stati secondo voi i risultati principali?
FEDERICO “Avere come mentor Stefano, che lavora alla Barclays, è stata una risorsa veramente preziosa. Ho capito quali sono realmente i ruoli in banca e quali sono i possibili percorsi da seguire: mi sono davvero chiarito le idee, scoprendo dettagli del concreto contesto lavorativo. Se dovessi riassumere tutto con una parola, direi che il progetto mentoring mi ha regalato molta CONSAPEVOLEZZA”.
STEFANO “Io penso che la soddisfazione più grande ce l’hai quando vedi che aiuti uno studente a diradarsi tra la nebbia. Quando lo aiuti ad imboccare la strada che voleva o a scoprirne una nuova, hai fatto centro.
Lo scopo finale del mentoring credo sia proprio fornire un aiuto nell’orientamento ai giovani studenti e accompagnarli nel percorso.
Indipendentemente da quale sia la strada giusta per ognuno! Non si tratta per forza di lavorare in banca, si può trattare anche di scegliere di prendersi una pausa con un gap year, ma il grande risultato è aiutare gli studenti a trovare le risposte che stanno cercando […]”
Legami che si creano nel tempo
STEFANO “[…] E sempre riguardo ai risultati, un fattore che mi fa pensare che il progetto mentoring ha funzionato, è quando gli studenti mi riscrivono negli anni successivi per aggiornarmi sui loro percorsi. Io a loro lo dico sempre, loro hanno il mio numero, possono scrivermi anche una volta terminato il progetto mentoring.
Così funziona tutto come un’economia circolare e si creano dei legami che durano nel tempo: gli ex alunni si aiutano tra di loro e sono anche di riferimento ai nuovi.
È una preziosa fonte di contatti: l’altro ragazzo, di cui ti parlavo prima e di cui sono stato mentor, oggi lavora in una banca di Francoforte. E perché no? potremmo lavorare assieme un giorno!”.
FEDERICO “Credo che questa idea di avere una persona che ti racconta la sua esperienza, possa essere estesa proprio a tutta la vita in Camplus! È come se ci fosse un implicito patto di “mentoring interno” per il quale io sono ben contento di poter dare consiglio alle matricole e so di poterlo chiedere ai più grandi! Si creano così dei rapporti di qualità”.
Simbolo del Progetto Mentoring
Siamo all’ultima domanda: se poteste rappresentare questa esperienza con un simbolo, quale sarebbe e perché?
STEFANO “Sai… secondo me un comune denominatore tra i mentor è l’idea che Camplus abbia dato molto loro e quindi è come se nascesse un desiderio di provare a restituire un po’ di ciò che hanno ricevuto.
Camplus è una grande fortuna, non capita a tutti di passare da lì. E in generale, è come se ci fosse sempre un desiderio di rimanere e il progetto mentoring è certamente un bel modo di farlo.
Ecco, forse Freud potrebbe dire che faccio il mentor perché è un bel modo di tornare: anche solo le riunioni tra Alumni, sono un’occasione per rivedere persone con cui hai condiviso tanto!
Camplus, o meglio il Collegio, è qualcosa dove si torna sempre e ogni volta si esce un po’ diversi rispetto a come si era arrivati.
Per questi motivi, per questa sensazione di non essermene mai davvero andato, io come simbolo sceglierei un cerchio”.
FEDERICO “Questo grande desiderio di Stefano di tornare si è decisamente sentito e l’ho molto apprezzato. Vedere vecchi Alumni che ancora vogliono impegnarsi per Camplus e vedere Stefano così attivo nell’aiutarmi, è stato qualcosa di grande ispirazione per me e anche per questo non smetterò mai di ringraziarlo. In tal senso, non posso che concordare nella scelta del cerchio come simbolo!”
In conclusione
Insomma, sembra che il progetto mentoring di Camplus per te che studi all’università non è solo l’occasione di orientarti nel mondo professionale, ma anche un bellissimo modo per creare legami significativi e arricchire il tuo network! Non è solo una questione di competenze, ma di relazioni che crescono nel tempo e di un supporto che ti permette di trasformare le tue incertezze in opportunità.
Che stai aspettando ancora? Scopri come partecipare al progetto mentoring!
Se sei uno studente Camplus contatta la nostra Career Service Specialist Benedetta Cecchini (benedetta.cecchini@camplus.it)
Se sei un Alumno Camplus contatta il Team Alumni Alumni@camplus.it
Articolo a cura di Sabrina Stortini, studentessa del Collegio di Merito Camplus Lambrate