LA PROPOSTA FORMATIVA DI CAMPLUS E IL RACCONTO DI DUE STUDENTESSE
Nei suoi collegi di merito, Camplus dà ai propri studenti la possibilità di partecipare al corso. È un’esperienza veramente esclusiva, fondamentale nella formazione e nella preparazione dei futuri medici. Lo ha sottolineato molto bene Clelia, studentessa del V anno di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bologna e residente presso il Camplus Bononia. Clelia è stata a Verona due anni fa e ricorda il corso con un entusiasmo che coinvolge tutti, anche chi non è dell’ambito. Per lei si è trattato di un importante passo nella sua formazione accademica e professionale, perché così ha avuto modo di affiancare teoria e pratica. «Fra tutti gli eventi che Camplus organizza per il Club di Medicina – racconta – l’esperienza del Cadaver Lab è sicuramente quella che resta più impressa». Tra l’altro, Clelia è anche tutor della sala settoria dell’Università di Bologna e il suo ruolo consiste nel guidare gli studenti più piccoli nella conoscenza del funzionamento anatomico del corpo umano.
Anche Federica, che alloggia presso il Camplus Bononia ed è iscritta al III anno di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo bolognese, è molto entusiasta del corso. Federica è appena stata a Verona. Prima di andare si aspettava grandi cose, avendone sentito parlare molto bene da tutti coloro che vi hanno partecipato. L’esperienza reale del laboratorio ha perfino superato le sue aspettative, già molto alte. Come Clelia, anche lei pensa che sia la migliore attività organizzata da Camplus per gli studenti di Medicina, proprio perché permette di mettere in pratica le nozioni apprese sui libri.